Sostituire i resti, talvolta ingombranti del vecchio sistema
logistico-industriale che circonda la città consolidata,
con nuovi insediamenti urbani, significa preferire una strada che non aggiunge altro utilizzo del suolo e del territorio ma piuttosto una sua trasformazione positiva
in termine di qualità.
L’incremento delle opere infrastrutturali e servizi di livello cittadino, può avvenire quindi trasformando spazi chiusi e degradati, sottratti fino ad oggi alla cittadinanza,
in ambiti qualificati, aperti e disponibili.
Nella riqualificazione della città esistente non è possibile
non tenere conto del fatto che si interviene su un tessuto esistente e consolidato. È quindi opportuno, utilizzare un approccio che, basandosi sulla conoscenza
del contesto di intervento, consenta di agire su un tessuto dotato di una forte caratterizzazione che ha però perso nel tempo la propria identità di ambiente urbano.
L’attenzione va rivolta in particolar modo all’esistente, agli edifici, agli spazi aperti, ai percorsi, ai tracciati viari e alle piazze, agli elementi simbolici, ipotizzando interventi che mirino ad implementare la qualità dei luoghi investiti dalle trasformazioni. Seppur connotata da una eterogeneità diffusa, la porosità suggerita dalla trama del tessuto urbano, viene ad essere riconosciuta come elemento di qualità; diviene in questi termini necessario il riconoscimento di questo elemento, ipotizzando per l’intervento una filosofia che proponga l’immagine della continuità di un valore riconosciuto tale come chiave interpretativa ed operativa.
All’interno di questo ragionamento la lettura delle trame di impianto, viene effettuata facendo diventare
il contesto – già protagonista nel tracciare linee in filigrana – possibile palinsesto di un progetto che diviene processo di inclusione.
il contesto normativo. Gli indirizzi dello strumento urbanistico
sono quelli di trasformare l’area garantendo
sistemi di connessione interni al tessuto costruito, restituendo così parte di quelle superfici alla città.
Il contesto costruito. L’isolato è attualmente in parte occupato da un edificio pluripiano a destinazione commerciale (area ex-standa), composto da un piano interrato, da un piano terra e da due piani soprastanti destinati a parcheggi. La parte verso via giannone è invece occupata da alcuni bassi fabbricati, diversamente articolati, oggi utilizzati da un’impresa edile.
L’impianto esistente risulta definito ai bordi dalla cortina
edilizia del centro commerciale, poco permeabile
e quasi totalmente edificato.
Il progetto. Requisito necessario all’ottenimento del-
l’auspicato rinnovo dell’area, sia da parte degli
operatori che dell’amministrazione pubblica, è lo spazio urbano.
Lo spazio pubblico in progetto è declinato come un
luogo a diverse velocità e livelli; un luogo che è unitario
ma anche riconoscibile come sommatoria di ambienti a gradiente d’uso differente. Il disegno più che rappresentare, in questo caso, vuole suggerire e stimolare, con la sua conformazione finale, possibi- lità d’uso.
Lo spazio connettivo si compone di una piazza bassa a livello della viabilità pubblica e un parco sopraelevato al di sopra della piastra commerciale.
L’accesso a tale parco è garantito da due collegamenti verticali attestati su via garibaldi e via giannone, in maniera tale da permettere l’attraversamento
in quota dell’isolato, collegando così la nuova piazza campidoglio con il centro città.
Il programma funzionale prevede la realizzazione di tre torri residenziali (140 appartamenti circa), una piastra commerciale/terziario (8 unità commerciali, 1 piccolo centro commerciale di quartiere e qualche
ufficio) e un livello di interrato, inseriti in 3.300 metri quadrati di piazze e giardini pubblici.
AREA EX STANDA rigenerazione urbana
Settimo Torinese TO, tra le vie Italia, Garibaldi e Giannone
Incarico
- studio di fattibilità, strumento urbanistico, progettazione
- preliminare, definitiva, esecutiva, direzione lavori
Gruppo
- adstudio (architettura e coordinamento), arch. massimo camasso (architettura), studio bormida (strutture), studio tecnico proeco (impianti), onleco srl (energetica e acustica), geol. giuseppe genovese associati (geologica), protocube srl (plastico), studio engram (rende- ring e video)