L’edificio in progetto si colloca all’interno del tessuto urbano di settimo torinese e si configura come un completamento di un tassello urbano già deli- mitato su due lati da un complesso edilizio esistente a carattere spiccatamente urbano, definito dalla sua cortina continua, dall’allineamento su strada e dalle facciate in laterizio, ritmate rigidamente da bucature e da caratteristici affacci.
Il progetto, visto come un’importante occasione di riqualificazione sia spaziale sia di uso, si pone diversi obiettivi:
– la riqualificazione funzionale del sistema della viabilità, attraverso l’allargamento della strada e l’inserimento di marciapiedi e parcheggi pubblici;
– l’idea di un piano terra permeabile, cercando una complementarietà nello spazio pubblico dei marciapiedi, introducendo un filtro mediato dalla presenza dei blocchi scala e dei pilotis, soluzione che illustra la volontà di risolvere il tema dello scarto altimetrico delle strade;
– il completamento e la continuità dei caratteri morfologici dell’area sono ottenuti attraverso l’ado- zione di un impianto tipologico ad L che individua nella scomposizione in 2 blocchi autonomamente caratterizzati su via dei mille;
– la suggestione di una cortina edilizia che si articola attorno ad una corte verde interna è resa manifesta dall’apertura visiva su tale spazio.
In merito alla composizione planivolumetrica è possibile affermare che la differenza di quota riscontrata tra i due estremi differenti della strada, abbia indicato la possibilità di articolare in due differenti unità, tra loro collegate, l’oggetto architettonico. Si hanno così due edifici con altezze diverse che si confrontano lungo lo svolgersi di una strada.
Dal confronto con l’intervento di corso Agnelli, si riprende l’immagine dell’angolo costruito, cercando un grado di mediazione introdotto con l’inserimento di un traliccio che disegna una partizione geometrica sopra un partito murario in laterizio ed evidenzia il ritmo degli sfondati e delle finestre, incorniciando gli elementi di eccezione come il vano scala vetrato e parzialmente mascherato da frangisole.
Per il lato ovest il materiale dominante è il late-rizio. L’impaginato viene percepito come maggiormente articolato in una scansione di pieni e di vuoti. Le logge scavate si alternano alle campiture piene e tale composizione non risulta minimamente alterata dalla presenza dei balconi che movimentano il filo di facciata.
Per cercare un alleggerimento dell’insieme e per non incombere troppo sulla strada si è cercato un artificio che potesse sollevare visivamente e slanciare quindi in orizzontale la campitura laterizia. Così, il tema dei pilotis su questo lato è articolato fino a comprendere in parte anche il primo piano, introducendo una scala intermedia di articolazione di facciata.
Il fronte nord evidenzia la composizione delle parti mostrando la volontà di articolare l’angolo in una sequenza meno rigida rispetto a quella solitamente proposta nella contrapposizione esterno-urbano-pubblico e interno-intimo-privato.
Per l’interno, la strada percorsa è quella di una composizione punteggiata dalla serrata ritmica delle differenti aperture e dalle variazioni propo- ste dalla presenza e dall’alternarsi dei balconi e degli sporti di copertura, per il corpo nord-ovest, e dalla riproposizione del traliccio per quella sud-est.
Il tema degli attici è trattato con una attenzione particolare, espressa verso il tema della mitigazione volumetrica. Sono intesi, infatti, come elementi autonomi dal punto di vista dei materiali e arretrati rispetto al filo di facciata.
Appartamenti in via dei Mille
Settimo Torinese TO
Incarico
- studio di fattibilità, progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, direzione lavori
Gruppo
- adstudio (architettura e coordinamento), studio bormida (strutture), studio sting (impianti e energetica), fonometrica srl (acustica), geol. mauro mulè (geologica)